L’8 marzo viene celebrata la Festa della donna, una ricorrenza speciale, di grande significato e rilevanza poiché porta con sé molteplici spunti di riflessione.
Istituita nei primi anni del secolo scorso, la Giornata Internazionale della Donna vuole celebrare le donne, le loro conquiste e la loro emancipazione; al contempo, tuttavia, rappresenta un’occasione per far emergere e non far passare inosservate le discriminazioni alle quali ancora oggi la donna è soggetta. Perché se le conquiste sono state tante, è altrettanto vero che nel nuovo millennio, l’era dell’innovazione e dell’evoluzione per eccellenza, la donna vive ancora tante ingiustizie e disparità di trattamento, anche sul lavoro.
Tra le numerose forme di disparità, le recenti statistiche hanno messo in luce una triste realtà: in Italia, al giorno d’oggi, solo 1 impresa su 5 vede alla guida una figura femminile. È proprio da questa notizia che, in occasione della festa dedicata a tutte le donne, abbiamo ritenuto interessante dare spazio a una giovane donna che ha realizzato il sogno di dare vita alla propria attività imprenditoriale.
Giovane e ambiziosa, Beatrice Marini si laurea in Design del Gioiello allo IED di Milano e nel 2018 decide di mettersi in gioco fondando CumLaude, un’azienda che si occupa della progettazione e della realizzazione di gioielli in chiave innovativa; l’obiettivo di questo progetto è rivisitare la tradizione e puntare sull’originalità e sull’importanza di rendere un gioiello qualcosa di unico e al contempo capace di risaltare l’unicità della persona che lo indossa.
In occasione di questa festa, dunque, vogliamo omaggiare tutte le donne dando spazio ad un’intervista a questa giovane imprenditrice, un’intervista nella quale abbiamo chiesto a Beatrice Marini la sua esperienza di manager, di donna a capo di una realtà nata da poco ma che si riserva grandi sogni per il futuro e che possiede tutte le carte in tavola per divenire una realtà di successo.
Come nasce l’idea di creare un’azienda tutta tua?
L’idea di CumLaude, quindi l’idea di un’azienda tutta mia, nasce dalla voglia di condividere con gli altri la mia passione, ovvero quella di creare gioielli unici nel loro genere, rivisitando costantemente la tradizione. Nasce inoltre dal desiderio di far sentire gli altri bene con se stessi così come mi sento io quando lavoro l’argento.
Essere una donna a capo di un’azienda al giorno d’oggi. Qual è la tua esperienza?
Per quanto ancora molto breve, la mia esperienza mi porta sempre a pensare che non bisogna mollare, non bisogna mai farsi vedere scoraggiate o amareggiate; bensì è fondamentale continuare a combattere sempre, ogni giorno.
Che aspettative hai e quali obiettivi ti poni con CumLaude nel prossimo futuro?
Mi piacerebbe moltissimo creare non solo un’azienda ma una famiglia. Una famiglia nella quale sia possibile crescere, anche sbagliare, e maturare. In questo non smetterò mai di crederci.